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Bravo Omonimo, unas serie cruda di immagini che al meglio trasmettono in un brivido il dramma di milioni di persone che in campi come questo entrarono per non uscirne più. Alberto
C'è un aneddoto importante su questa scritta... "arbeit macht frei" ormai simbolo dell'atroce crudeltà di chi non si accontentò di trucidare milioni di uomini ma si divertì anche ed irriderli privandoli di ogni dignità ... Di costruire l'insegna fu incaricato un prigioniero polacco, il prigioniero numero 1010 per i suoi torturatori ma nato Jan Liwacz, che si trovava a capo dell'officina del campo. le condizioni di lavoro erano tremende e sgarrare significava la morte... o peggio... ma lui... in un motto di ribellione saldò la B di arbeit (lavoro) al contrario per dire a tutti la menzogna... perchè lì il lavoro non rendeva liberi... si uccideva attraverso il lavoro e forse era proprio la morte l'unica libertà in quel luogo d'orrore. Una foto intensa della porta dell'inferno. Maurizio
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Alberto Angelici 31/05/2015 17:23
Bravo Omonimo, unas serie cruda di immagini che al meglio trasmettono in un brivido il dramma di milioni di persone che in campi come questo entrarono per non uscirne più. AlbertoSempreGio 24/04/2013 14:05
Ha ragione Maurizio a definirla "la porta dell'inferno" mai definizione fu più appropriata!Maurizio Moroni (UKPhoto) 24/04/2013 9:30
C'è un aneddoto importante su questa scritta... "arbeit macht frei" ormai simbolo dell'atroce crudeltà di chi non si accontentò di trucidare milioni di uomini ma si divertì anche ed irriderli privandoli di ogni dignità ... Di costruire l'insegna fu incaricato un prigioniero polacco, il prigioniero numero 1010 per i suoi torturatori ma nato Jan Liwacz, che si trovava a capo dell'officina del campo. le condizioni di lavoro erano tremende e sgarrare significava la morte... o peggio... ma lui... in un motto di ribellione saldò la B di arbeit (lavoro) al contrario per dire a tutti la menzogna... perchè lì il lavoro non rendeva liberi... si uccideva attraverso il lavoro e forse era proprio la morte l'unica libertà in quel luogo d'orrore. Una foto intensa della porta dell'inferno. Maurizio