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Rossana Ald


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Le mani della mamma

"Mater dulcissima, ora scendono le nebbie, Il Naviglio urta confusamente sulle dighe, gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve; Non sono triste nel Nord: (...) So che non stai bene, che vivi, come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d' amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo" Finalmente, dirai, due parole
da quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
e alcuni versi in tasca (...)
Ma ora ti ringrazio , questo voglio, dell' ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m' ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dulcissima
mater"

( S. Quasimodo - Lettera alla madre )

Alla mia mamma, che grazie a Dio sta benissimo, mia quercia, capace di assoluto, indefettibile amore. Rossana.

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