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Mauro Borbey


Premium (Pro), Charvensod ( Aosta )

Lotte di montagna .

Preda e predatore
Valle d'Aosta Agosto 2008, habitat di pernice bianca

Premetto che l’immagine non ha assolutamente nessuna pretesa fotografica perché è stata scattata a mano libera, in condizioni di precarietà di equilibrio e in un momento di grande emozione, come potrete leggere nel racconto.

Un gheppio (il predatore, a sx) e una pernice bianca (la preda, a dx) si fronteggiano in una pietraia alpina, a 2800 metri di quota.
Ore 11.00, stavo scendendo, insieme a Zar, un ripido canalino morenico, per raggiungere la grande pietraia sottostante, dove avevo individuato, con il binocolo, alcune pernici bianche che pasturavano tra i massi.
Mi muovevo lentamente, facendo attenzione a non fare rotolare qualche sasso, per non farle volare via; i miei piedi affondavano nello sfasciume morenico e io mi lasciavo scivolare a valle, come se fossi stato nella neve. Zar, che mi seguiva, quando io mi fermavo, mi veniva a sbattere contro le gambe per cui dovevo fare attenzione a non perdere l'equilibrio, altrimenti potevamo ruzzolare tutti e due fino in fondo al canalino e così addio pernici!!
Durante una sosta, per controllare con il binocolo se le pernici si erano spostate, alzai per caso gli occhi al cielo e vidi subito, in lontananza, la sagoma di un gheppio che si stava rapidamente avvicinando, lo seguii attentamente con lo sguardo fin quando non arrivò sulla perpendicolare delle pernici, che continuavano, imperterrite, a beccare qua e là.
Il gheppio nel frattempo aveva compiuto un paio di volteggi e io mi stavo preparando a fotografarlo, ma non feci in tempo a scattare, perché, improvvisamente, picchiò verso le pernici, attaccandone una.
Io rimasi esterrefatto, non avevo mai visto un gheppio attaccare una pernice bianca.
Quest’ultima, utilizzando il becco e le zampe, si difese tenacemente, riuscendo a scacciare il predatore che così si posò poco distante. Aveva capito che non sarebbe riuscito a sopraffarla anche perché la Pernice, come potete vedere nella foto, (ancora tutta arruffata per il combattimento) è più grande di lui.
Peccato che non sia riuscito a documentare fotograficamente l’attacco, (sarebbe stato un importantissimo documento naturalistico) ma non me lo aspettavo di certo. Ciò non toglie che abbia avuto la fortuna di essere stato lo spettatore privilegiato di una rara testimonianza relativa alla tentata predazione di un gheppio verso una pernice bianca.
Il gheppio, nel frattempo, volò via scomparendo dietro le affilate creste, sicuramente per cercare qualche preda più piccola. Poco dopo Zar ed io riuscimmo a scendere nella pietraia, senza disturbare ulteriormente le pernici, che fortunosamente, malgrado tutto quel trambusto, non erano volate via, permettendomi di rubar loro qualche interessante scatto.

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