Retour à la liste
Pergola; la città dei Bronzi Dorati. (da Tesori nelle Marche)

Pergola; la città dei Bronzi Dorati. (da Tesori nelle Marche)

7 948 3

Pergola; la città dei Bronzi Dorati. (da Tesori nelle Marche)

Non finirò mai di puntualizzarlo: il patrimonio artistico e culturale dell'Italia è il nostro "petrolio", il nostro oro, sono numerose le opere d'arte di indubbio valore che rimangono nascoste nei centri minori, collocate fuori dai grandi circuiti e rischiano di cadere nell'oblio e spesso anche nel degrado.

L'Italia è considerata la culla della cultura occidentale, con il suo immenso patrimonio che non è concentrato esclusivamente nelle città d'arte, ma è diffuso capillarmente sull'intero territorio nazionale, nel nostro Paese si concentra la maggiore densità di opere, pari a poco meno del 5% a livello mondiale.

Questo "Tesoro" dovremmo valorizzarlo e metterlo a reddito, attraverso organizzazioni finalizzate all'efficienza, fondate sulla lungimiranza, basate tutte su prospettive di un ritorno sicuro sia in ricchezza che in benessere.

Il periodo rinascimentale ci ha lasciato in eredità una miriade di città-stato, e ciascuna era uno scrigno di tesori, fu proprio attraverso quella civiltà che, l'Italia ha avuto il merito di reimpostare la propria cultura e di traghettare il mondo intero verso la modernità.

Quindi, con la profonda convinzione che il bello sta anche nei centri minori, fuori dalle rotte più battute, mi soffermo sulla città di Pergola, a ridosso degli Appennini nella parte sud della provincia di Pesaro e Urbino, protetta dalle antiche mura e posta alla confluenza dei fiumi Cesano e Cinisco .

Pergola è una città d'arte, con un centro storico ricco di testimonianze architettoniche, tipiche del medioevo, con costruzioni in pietra, case-torri, portali a sesto acuto e bassorilievi, oltre a numerosi e notevoli edifici religiosi, a conferma dell'importanza che ricoprì nel tempo.

Una di queste è la Chiesa di San Francesco del XIII secolo, con la facciata in conci levigati, divisa verticalmente in tre scomparti, con grande rosone ed un portale di pregevolissima fattura con arco a sesto acuto, contornato da formelle in pietra arenaria sulle quali sono scolpiti motivi animali e floreali.

L'interno è a croce latina, modificato nel XVIII secolo, un contenitore di tesori come: il "Riposo nella fuga in Egitto", firmato da Giovanni Antonio Scaramuccia (1570-1633), una "Annunciazione" della pittrice bolognese Lavinia Fontana (1552-1614), una Deposizione ed una lunetta con "Cristo Risorto", tavole attribuite a Giovanni Battista Ragazzini (sec. XVI), oltre ad un pregevole "Cristo in Croce" trecentesco, attribuito a Mello da Gubbio.

Il tutto a conferma che nella nostra Italia, spesso già poco lontano da casa, ci sono: piazze, monumenti, palazzi, cattedrali, castelli, il cui splendore è "mozza il fiato", una sensazione particolare; meglio conosciuta come " la sindrome di Stendhal"; dove lo smarrimento che coglie il turista in visita, non è soltanto un'invenzione della letteratura e del cinema, ma è una constatazione!

Commentaire 3

Information

Section
Dossier Tesori nelle Marche
Vu de 7 948
Publiée
Langue
Licence

Exif

APN Canon EOS 400D DIGITAL
Objectif ---
Ouverture 13
Temps de pose 1/80
Focale 18.0 mm
ISO 100