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teoria delle maschere

.....La maschera è la rappresentazione più evidente della condanna dell'individuo a recitare sempre la stessa parte, imposta dall'esterno, sulla base di convenzioni che reggono l'esistenza della massa.
Quando il personaggio scopre di essere calato in una forma determinata da un atto accaduto una sola volta e di essere riconosciuto attraverso quell' atto e identificato in esso cade in una condizione angosciosa senza fine, perché si rende conto che:
· la realtà di un momento è destinata a cambiare nel momento successivo
· la realtà è un'illusione perché non si identifica in nessuna delle forme che gli altri gli hanno dato.
L’esempio più appropriato della frantumazione dell’io e del relativismo pirandelliano che evidenzia il contrasto tra apparenza e realtà è il romanzo “Uno, nessuno e centomila”.
Il protagonista, Vitangelo Moscarda, un giorno in seguito alla rivelazione da parte della moglie di un suo difetto fisico (il naso leggermente storto) scopre che gli altri si fanno di lui un’immagine diversa da quella che egli si è creato di se stesso, scopre cioè di non essere “uno” come aveva creduto sino a quel momento, ma di essere “centomila”, nel riflesso delle prospettive degli altri, e quindi “nessuno”.
Questa presa di coscienza fa saltare tutto il suo sistema di certezze e determina una crisi sconvolgente........
( tesina multidisciplinare Essere o apparire di Silvia Angelotti )

un sentito grazie a Teresa

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Exif

APN NIKON D7000
Objectif Unknown (-2147483648)
Ouverture 5.6
Temps de pose 1/25
Focale 18.0 mm
ISO 500

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