sergio3Z


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il lavoro (a volte) ci rende liberi.

Interpretazione semiotica peirciana: oggetto dinamico/immediato.

Suggerisco: di che libertà stiamo parlando?

Commentaire 7

  • Giorgio Montani 15/04/2019 14:38

    Il riferimento a strutture similari utilizzate in passato è ben evidente e l'immagine è inequivocabile.
    Per quanto riguarda quanto espresso in dida, forse parliamo della libertà di scegliere se raccogliere i pomodori a 3€ all'ora o raccogliere arance o mandarini a 3,50?
    • sergio3Z 15/04/2019 19:33

      Ciao Giorgio. Una fabbrica che chiude è sempre una grossa tragedia. Come i muri si sgretolano, così pure le certezze di chi ci lavorava. Spesso in vece del termine disoccupato, si usa dire: “sono libero”. Quella libertà assume una connotazione negativa. La frase originale alla quale la scritta in ferro rimanda ne è l’esempio calzante.

      Grazie per il tuo punto di vista.
    • Giorgio Montani 15/04/2019 23:14

      Ciao Sergio. Perdona la mia interpretazione del tutto sballata, sempre per la ragione che i miei neuroni, purtroppo con l’ andar del tempo perdono elasticità.
      Avevo interpretato un legame fra l’ insegna che avevi proposto e quella che appariva all’ingresso dei campi di sterminio, con la dicitura: ‘’il lavoro rende liberi’’.
      Ma il tuo concetto era tutt’ altro. Ciao. Alla prossima!
  • lucy franco 15/04/2019 12:53

    Una bella botta.... l'immagine nel suo oggetto dinamico è una inquadratura frontale complessa di  sbarre, fili spinati e insegne fatte a caratteri di ferro. 
    L'oggetto immediato si ritaglia come proprio, nella similitudine ambientale e di prospettiva, un riferimento preciso al altre sbarre e ad altri nefasti ricordi visivi di insegne fatte a caratteri di ferro. ("solo una prospettiva tra le tante possibili" che io ho  letto nella immagine)
    Il rafforzamento dialettico, doppio carpiato, sta nel luogo della foto: una fabbrica, come declamato dall'insegna, luogo di lavoro per eccellenza. 
    Un input densissimo di argomentazioni, che scaturiscono non solo dalla visione dell'immagine, sia come oggetto immediato che come oggetto dinamico.
    Grazie per questo esercizio, che trovo interessantissimo.
    • sergio3Z 15/04/2019 19:24

      Ottima lettura carissima amica. Uno scatto che ha saputo sorprendermi pur avendolo fatto.
      Conoscendo le dinamiche, purtroppo resto svantaggiato rispetto a chiunque se lo ritrova.
      Ci penso e ripenso e riconsidero ogni pixel, ma alla fine mi devo arrendere.

      Grazie.

      Ps: lettura semiotica ineccepibile.
  • mario39 15/04/2019 12:42

    usi parolone, ma piu' concettuale di cosi'….. non si puo' ….
    • sergio3Z 15/04/2019 19:40

      O yes Mario. Parolone che pure io ho dovuto imparare. Mi ricordo quando studiavo musica, tutti quei termini nuovi tipo le “biscrome” e via discorrendo. La passione poi le ha fatte diventare come le cose di casa. Piano piano, con la dovuta calma ora che siamo diversamente giovani teniamo la mente in allenamento. Rincoglionire sì, ma a tempo debito.

      Grazie per il tuo punto di vista, sempre apprezzato.