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il mio tufetto versione special....

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PAOLOEMILIO NICOLA


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il mio tufetto versione special....

Il tuffetto comune (Tachybaptus ruficollis PALLAS, 1764) è un uccello della famiglia dei Podicipedidi
Descrizione
È il più piccolo svasso paleartico (lunghezza totale 24-29 cm, apertura alare 40-45 cm e peso 140-250 g), con becco corto e corpo tondeggiante. In abito nuziale i lati del capo e del collo sono rosso-castani, e tipica è una macchia giallastra alla base del becco. L'abito invernale è più chiaro e uniforme. I sessi sono simili.
Sottospecie
Se ne riconoscono 9 sottospecie, che si differenziano tra loro soprattutto per dimensioni e colorazione[2]:
• T. r. ruficollis (PALLAS, 1764), diffuso in Europa, Russia occidentale e Nordafrica[3];
• T. r. capensis (SALVADORI, 1884), diffuso nell'Africa sub-sahariana, in Madagascar, Sri Lanka, subcontinente indiano e Myanmar[3];
• T. r. collaris (MAYR, 1945), diffuso dalle regioni nord-orientali della Nuova Guinea all'isola di Bougainville[3];
• T. r. cotabato (RAND, 1948), endemico di Mindanao[3];
• T. r. iraquensis (TICEHURST, 1923), diffuso in Iraq sud-orientale e Iran sud-occidentale[3];
• T. r. philippensis (BONNATERRE, 1791), diffuso nelle Filippine settentrionali[3];
• T. r. poggei (REICHENOW, 1902), diffuso dall'Asia sud-orientale a quella nord-orientale, ad Hainan, a Taiwan, in Giappone e nelle Curili meridionali[3];
• T. r. tricolor (GRAY, 1861), diffuso da Sulawesi alla Nuova Guinea e nelle Piccole Isole della Sonda[3];
• T. r. vulcanorum (RENSCH, 1929), diffuso da Giava a Timor[3].
Distribuzione e habitat
Specie sedentaria e migratrice, nidifica con una decina di sottospecie in Eurasia, Africa e Oceania. È diffusa in gran parte dell'Europa centrale e meridionale, dove sverna sia nei siti riproduttivi sia, soprattutto, lungo le coste atlantiche e nel bacino del Mediterraneo. In Italia si riproduce con una popolazione di 1500-3000 coppie, ma è comune anche come migratrice e svernante.
Per nidificare frequenta zone umide d'acqua dolce, anche di ridotta estensione, bordate da vegetazione palustre emergente, generalmente sotto i 500 metri di altitudine. Durante lo svernamento si incontra anche in acque salmastre, in mare e in laghetti urbani.
Biologia
Di abitudini territoriali, si riproduce a coppie isolate o in piccoli raggruppamenti. Da marzo in poi costruisce un nido galleggiante e vi depone 4-6 uova biancastre, alla cui incubazione provvedono i due sessi per 20-21 giorni. I giovani volano a 6-7 settimane di vita[4]. Due le covate di solito portate a termine nell'anno. Piuttosto schivo, il tuffetto comune tradisce la propria presenza con un caratteristico richiamo trillante emesso ora in crescendo ora in calando.
Se disturbato, si immerge ed è in grado di mantenere fuori dall'acqua il solo capo a guisa di periscopio. Tipica delle specie appartenenti a questa famiglia è l'abitudine di ricoprire le uova con vegetazione palustre per nasconderle alla vista di potenziali predatori durante temporanee assenze.
L'airone cenerino (Ardea cinerea LINNAEUS, 1758) è un uccello della famiglia degli Ardeidi. Originario delle regioni temperate del Vecchio Mondo, oltre che dell'Africa, è la specie di airone che si spinge più a nord, tanto che in estate è facile incontrarlo lungo le coste norvegesi, ben oltre il circolo polare artico.
Sistematica
L'airone cenerino si presenta in tre distinte sottospecie:
• Ardea cinerea cinerea LINNAEUS, 1758;
• Ardea cinerea firasa HARTERT, 1917;
• Ardea cinerea jouyi CLARK, 1907.
Distribuzione e habitat
È diffuso nelle zone temperate del Vecchio Mondo, a eccezione delle zone artiche e dei deserti. Vive in Europa, Africa e Asia occidentale (A. c. cinerea), Asia orientale (A. c. firasa) e Madagascar (A. c. jouyi). Predilige le pianure, ma non è raro incontrarlo anche a quote che possono raggiungere i 2000 metri sul livello del mare. In Italia lo si trova in Pianura Padana, soprattutto lungo i fiumi e nelle zone della Lombardia e del Piemonte dove è dominante la risaia. È presente anche nel Veneto, in alcuni specchi d'acqua del bellunese durante il periodo primaverile - estivo (es. Lago di Corlo) e nella zona del Delta del Po, e in Toscana, lungo le sponde dell'Arno e nell'alta valle del Velino; è abbondante anche lungo il Tevere e i suoi affluenti. La presenza dell'airone cenerino è accertata anche con alcune piccole garzaie lungo il fiume Metauro (PU) ed il fiume Esino (AN), mentre numerose altre segnalazioni provengono da siti sporadici e puntiformi delle aste fluviali marchigiane. Gregario, nidifica in colonie denominate garzaie insieme ad altre specie di Ardeidi.
Descrizione
Airone di notevoli dimensioni, raggiunge da adulto una statura di 90-98 centimetri e un peso compreso tra 1020 e 2073 grammi. L'apertura alare può facilmente raggiungere 1,70 metri. Il piumaggio è di colore grigio sulla parte superiore e bianco in quella inferiore. Le zampe e il becco sono gialli. L'adulto ha piume nere sul collo e un ciuffo nucale nero molto evidente che si diparte dalla sommità posteriore e superiore dell'occhio. Nei giovani predomina il colore grigio. Non vi sono segni particolari per distinguere le femmine dai maschi; solitamente i maschi sono un po' più grandi. Come tutti gli aironi, vola tenendo il collo ripiegato a S.
Biologia
Non essendo migratore, inizia a costruire il nido già da febbraio. Le uova, deposte dalla metà di marzo, sono 4-5 per nido e vengono covate per circa 25 giorni. I giovani sono nutriti nel nido per circa 50 giorni. Si calcola che il 70% di essi non raggiunga i 6 mesi di vita; una volta superata l'età subadulta, però, possono raggiungere i 24 anni di vita. L'airone cenerino si nutre di pesci, rane, girini, bisce d'acqua, invertebrati e, in minor misura, anche di piccoli mammiferi.
Conservazione
L'airone cenerino è minacciato dall'inquinamento delle acque dovuto agli scarichi fognari abusivi. È una specie protetta ai sensi della legge 157/92[

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Dossier FAUNA
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Exif

APN NIKON D300S
Objectif 70.0-200.0 mm f/2.8
Ouverture 6.3
Temps de pose 1/400
Focale 400.0 mm
ISO 400