Rivivere un'emozione 2/2 ( da Riavvolgendo il nastro del tempo)

Rivivere un'emozione 2/2 ( da Riavvolgendo il nastro del tempo)

Nei giorni scorsi ho avuto l’occasione di ritornare in quelli che furono i luoghi della mia infanzia, nella campagna sulle colline vicino al paese di Candelara, dopo diciassette anni sono tornato ad ammirare un scorcio che mi è sempre stato famigliare, tant'è che nel 1998 lo dipinsi su una tela 50 x 60.

La veduta è sempre la stessa, e a distanza di diciassette anni non è cambiata poi tanto, riammirando questo scorcio riprendono vigore i momenti legati a quella che fu la casa della mia famiglia, ricordi di vita quotidiana, contadina, umile, ricca di storie, di mestieri al servizio della terra.

Nella nostra vita le emozioni giocano dei ruoli fondamentali, costituiscono la vera linfa che ci spinge a tornare con la memoria a momenti di vita vissuta, esse donano significato e colore ai nostri ricordi, altrimenti diverrebbero soltanto aridi fotogrammi in bianco e nero che lentamente sfumano e si cancellano.

Sarà l'età, sarà la nostalgia, sarà la voglia di ricordare, ma credo che tanti come me avrebbero il piacere di ritornare a vedere angoli che furono i teatri della propria infanzia, quindi rimembrare ed assaporare con piacere di come nel tempo si sono modificati questi panorami.

Con la sequenza di queste due fotografie vorrei richiamare l'attenzione su un modo di vivere, quasi un'Arte, la vita contadina questo era; un modo umile di condurre le giornate, stagioni, annate, consuetudini ormai del tutto dimenticate nell’oblio della vorticosa vita moderna.

Nel rivedere queste "quattro case" appoggiate sul versante che guarda la vallata e si conclude sul mare, è stato un po’ come tornare indietro nel tempo e legare quei momenti a quelli di oggi con il filo sottile della memoria che ritorna a scavare in quelli che solo in apparenza sembravano perduti.

Che meravigliosi ricordi mi tornano alla mente, così continuo a guardarmi indietro, a quegli anni che erano ricchi soprattutto di sogni e speranze, certo diversi dal vivere d'oggi, ma ugualmente intensi, gesti semplici come giocare e rincorrere cani e gatti o mangiare l'anguria che veniva calata nel pozzo per rinfrescarla, era bellissimo stare in campagna, raccogliere le ciliege o le albicocche; stare all’aperto insomma!

Valori che il nostro modo di vivere ha sempre di più compresso verso il dimenticatoio, certo non voglio vivere solo di ricordi, il mondo deve andare necessariamente avanti, ma quello che c'è stato di buono nel nostro passato spesso ci aiuta e ci motiva per guardare lontano nel futuro, voglio quindi esprimere un segno di profonda gratitudine verso la mia Terra per quanto mi ha dato!