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Verdi emozioni (Quando l'utile è anche dilettevole) "da Vi racconto la mia terra"

Verdi emozioni (Quando l'utile è anche dilettevole) "da Vi racconto la mia terra"

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Verdi emozioni (Quando l'utile è anche dilettevole) "da Vi racconto la mia terra"

In ogni nostro desiderio di vacanza c'è sempre un trionfo della natura che ci ammalia con i suoi misteri, è lei il nostro interlocutore privilegiato, che ci chiede rispetto, ma che sempre ci ripaga con le sue infinite dolcezze.

Nel centro storico di Fano, proprio al di fuori delle Mura, prima romane, poi malatestiane dal 1783/84 c'è un polmone verde, sulle sponde del Canale Albani," I Passeggi", in un percorso di 400 metri su entrambe le rive del Vallato del Porto.

In tempi remoti, la comparsa festiva ai "Passeggi", era come il pasticcetto alla crema del caffè dei Nobili, un articolo di fede, e guai a sottrarvisi, erano il punto preferito di ritrovo di molta parte della cittadinanza.

Nel 1863 una turba di forsennati, si adoprò per devastare completamente le siepi ed abbattere gli alberi secolari, tanto che la città ne rimase profondamente colpita, così le erbacce crebbero indisturbate fino al 1874, quando si decise di restituire al pubblico uso i viali, che a molti ricordavano gli anni più belli della giovinezza; in luogo di cipressi furono piantate le robinie ed i tigli, ed in breve i fiorentissimi viali tornarono a specchiarsi nelle placide acque del canale.

Nel 1986, il Parco dei Passeggi venne risistemato con alberature di Tigli, Lecci, Ippocastani a rinforzo di varie specie esotiche che erano state piantate nel 1952, per rimboschimento, in quanto, nel 1944 buona parte della vegetazione venne abbattuta nella disperata ricerca di legna da ardere.

La centrale idroelettrica della Liscia, compreso l'ultimo tratto del canale in calcestruzzo, venne realizzata intorno al 1920, nel luogo dove sorgeva il Mulino della Liscia o del Tabacco, sfruttando il già esistente salto che termina nel porto, su concessione della nobile casa Albani che era ancora proprietaria del canale.

Questa centrale attenuò molto le allora frequenti interruzioni dell'energia elettrica, che in precedenza proveniva dalla valle del Tronto.

L'aspetto attuale della centrale, danneggiata dalla guerra nel 1944, risale alla ricostruzione del 1950.

Con altri ammodernamenti nel 1983-84 l'Enel ha reso la centrale completamente automatica e controllata in remoto da Ascoli Piceno.

Con 3 turbine della portata di 3500 l/s, l'impianto fornisce una potenza massima di 1020 kW e una produzione annuale di 4,5 milioni di kWh.

In questa nostra città, per storia e per ubicazione, i "Passeggi" sono un luogo magico, un posto che nelle foto d’epoca rappresentavano una città dove la cura del verde era percepita come un bene di tutti, così la popolazione ha nel tempo cercato di curare e valorizzare.

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Dossier Vi racconto la mia t
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Exif

APN DMC-TZ55
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Ouverture 4.1
Temps de pose 1/100
Focale 7.9 mm
ISO 100